Instagram sarà davvero a pagamento da novembre? Ecco cosa cambia (e cosa resta gratuito per tutti)

Addio Instagram gratis? La verità su abbonamenti e pubblicità che sta confondendo milioni di utenti - www.integris.it

Lorenzo Fogli

Novembre 7, 2025

Instagram resta gratuito per tutti: a pagamento solo la versione senza pubblicità, nessun obbligo di abbonamento dal 1° novembre.

Nelle ultime settimane si è diffusa online una voce insistente: Instagram diventerà a pagamento a partire dal 1° novembre. La notizia ha generato reazioni immediate, soprattutto tra i più giovani e tra i tanti utenti che ogni giorno utilizzano la piattaforma per condividere foto, video, aggiornare le storie o gestire i propri profili professionali. Ma è davvero così? Ci sarà un obbligo di abbonamento per continuare a usare Instagram? La risposta è no.

Instagram non diventerà a pagamento per tutti. La verità è che Meta, la società che controlla Instagram e Facebook, ha introdotto una versione a pagamento opzionale, che consente di eliminare le inserzioni pubblicitarie. Nessun utente sarà costretto a sottoscrivere l’abbonamento per continuare a usare l’app. Si tratta semplicemente di un servizio facoltativo, pensato per chi desidera un’esperienza più pulita e senza sponsorizzazioni.

Come funziona l’abbonamento e chi può scegliere di attivarlo

Meta ha deciso di offrire una nuova formula di utilizzo per i suoi due social principali, Instagram e Facebook. Gli utenti possono ora attivare un abbonamento mensile che consente di navigare senza annunci pubblicitari. Questa possibilità è stata introdotta in risposta alle normative europee sulla protezione dei dati personali, e rappresenta una scelta alternativa per chi non vuole vedere contenuti sponsorizzati.

Il costo dell’abbonamento è di circa 9,99 euro al mese per chi lo attiva da web, oppure 12,99 euro per chi acquista direttamente tramite iOS o Android. La differenza è dovuta alle commissioni applicate dagli store digitali. L’abbonamento è valido per entrambi i social, quindi pagando una sola volta si potrà utilizzare sia Facebook che Instagram in versione senza pubblicità.

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Chi non intende pagare, può continuare a utilizzare i due social gratuitamente, ma continuerà a vedere le inserzioni pubblicitarie. Non cambia nulla rispetto alla modalità tradizionale: profili, post, storie, chat e tutte le altre funzionalità restano accessibili senza limiti. L’abbonamento non sblocca contenuti aggiuntivi, ma si limita a rimuovere le pubblicità.

La piattaforma continuerà dunque a offrire due strade: da un lato la versione gratuita con inserzioni, dall’altro la versione a pagamento senza annunci. La scelta resta in mano all’utente.

Da dove nasce la confusione e cosa c’entra l’Ucraina

L’allarme per un presunto Instagram obbligatoriamente a pagamento si è diffuso rapidamente anche a causa di notizie fuori contesto. In alcuni paesi, come l’Ucraina, sono state adottate misure restrittive locali, per motivi legati alla sicurezza nazionale e alla gestione dei contenuti sensibili. In quei contesti, l’accesso alla piattaforma è stato limitato o bloccato del tutto, ma si tratta di decisioni politiche e regionali, senza legame con le regole valide per l’Europa o l’Italia.

Un altro elemento che ha generato confusione riguarda la presenza di gruppi privati online, dove alcuni utenti discutono del possibile abbonamento. In queste conversazioni si ipotizzano costi obbligatori o modifiche radicali, ma spesso le informazioni vengono riportate senza conferme ufficiali, contribuendo ad alimentare un clima di incertezza.

Meta ha confermato che l’unica vera novità è l’introduzione volontaria dell’abbonamento. La versione gratuita resta disponibile e continuerà a esserlo. Chi crea contenuti, lavora come influencer o usa Instagram per motivi personali non vedrà modifiche sostanziali, a meno che non scelga di pagare per eliminare la pubblicità.

Instagram non sta quindi diventando una piattaforma a pagamento nel senso stretto del termine. Si sta semplicemente adattando a un contesto regolatorio europeo che impone più trasparenza e più controllo sui dati degli utenti, offrendo la possibilità – per chi lo desidera – di pagare per non essere tracciati a fini pubblicitari.