Netflix punta su Overcooked e lo trasforma in un reality competitivo: la cucina virtuale diventa un’arena di sfide reali tra aspiranti chef
Netflix sta lavorando a un nuovo progetto televisivo ispirato al mondo dei videogiochi, ma questa volta non si tratta di una serie animata o di un adattamento narrativo. Secondo le anticipazioni raccolte da Deadline, la piattaforma sta sviluppando un reality show basato su Overcooked, il celebre videogioco cooperativo che simula il caos delle cucine professionali. Dopo i successi ottenuti con Castlevania, Arcane e Sonic Prime, Netflix sembra intenzionata a sperimentare un formato del tutto inedito, portando sul piccolo schermo un titolo che ha fatto della collaborazione frenetica e dell’umorismo il proprio marchio.
Da videogame premiato a sfida reale: il progetto Netflix su Overcooked
Il gioco Overcooked ha conquistato milioni di utenti sin dalla sua uscita nel 2016, grazie a una formula semplice ma travolgente: gestire una cucina in movimento, coordinando più chef per preparare piatti entro un tempo limite. Il gameplay si basa su cooperazione sotto pressione, errori esilaranti e continue urgenze, una miscela che ha saputo tenere incollati al controller gruppi di amici e famiglie intere. Sviluppato da Ghost Town Games e distribuito da Team17, il titolo ha ricevuto diversi riconoscimenti, tra cui due BAFTA Games Awards nel 2017, ed è stato seguito da Overcooked 2 nel 2018.

Ora, la stessa atmosfera di caos controllato sembra destinata a sbarcare in TV. Netflix, in collaborazione con lo studio A24 – noto per produzioni cinematografiche d’autore – ha deciso di scommettere sul formato non sceneggiato, trasformando il videogioco in un reality show competitivo. Le riprese non sono ancora iniziate, ma l’obiettivo è chiaro: ricreare in studio quella stessa tensione divertente che rende Overcooked così coinvolgente. I concorrenti, divisi in squadre, dovranno completare piatti elaborati tra urti, disastri, fuochi che divampano e utensili che volano, in ambienti progettati per mettere alla prova non solo la bravura in cucina, ma soprattutto la comunicazione e la tenuta emotiva.
Gemma Langford, Oli De-Vine e Phil Duncan, gli stessi creatori del gioco, saranno coinvolti nella produzione esecutiva, seguiti da A24. Per lo studio, si tratta della prima incursione nel genere dei reality competitivi, un segnale della crescente contaminazione tra linguaggi narrativi e sperimentazione crossmediale. Il modello di riferimento potrebbe essere quello di Nailed It! o Floor is Lava, due format Netflix dove il caos è parte integrante del divertimento, ma con una marcia in più: qui il caos nasce da un videogioco amato e già rodato.
Overcooked tra gioco e realtà: come funziona il titolo originale
Per comprendere l’ambizione del progetto bisogna tornare alle origini. Overcooked non è solo un gioco di cucina: è un simulatore di panico organizzato, dove ogni livello presenta ostacoli surreali e condizioni estreme. Le cucine sono mobili, collocate su camion in corsa, iceberg scivolosi o in mezzo a incendi che richiedono interventi rapidi. Il compito dei giocatori è preparare piatti come hamburger, sushi, pizze o zuppe rispettando ordini precisi e scadenze serrate. Ogni ingrediente va tagliato, cucinato, impiattato, servito e, nel frattempo, bisogna anche lavare i piatti. Il tutto con un’interfaccia apparentemente semplice ma che richiede una coordinazione millimetrica tra i partecipanti.
Il successo di Overcooked ha portato il titolo su tutte le piattaforme, da PlayStation 4 e Xbox One fino a Nintendo Switch e Google Stadia. Nel tempo è diventato anche un esempio di game design capace di promuovere soft skills come comunicazione, leadership e gestione dello stress. Non a caso, il gioco è stato perfino utilizzato in contesti educativi per simulazioni e attività di team building.
L’adattamento in un reality show rappresenta un passaggio inedito, ma in fondo coerente con l’identità del gioco. Portare le meccaniche cooperative e l’ansia da prestazione su un set televisivo potrebbe restituire al pubblico lo stesso misto di frustrazione e risate che ha reso celebre Overcooked. E se la produzione riuscirà a mantenere intatto lo spirito caotico e creativo del titolo, c’è da aspettarsi un programma capace di attrarre non solo i gamer, ma anche gli spettatori appassionati di cucina e di reality non convenzionali.
