Il nuovo report presentato alla Roma Drone Conference 2025 riporta un quadro che sta cambiando più velocemente di quanto previsto un anno fa, con un settore che in Italia non solo cresce ma inizia a prendere la forma di un vero sistema industriale, capace di spostare investimenti, infrastrutture e modelli di servizio che fino a pochi anni fa sembravano fantascienza.
Crescita del mercato italiano e transizione verso la mobilità aerea urbana
Nel documento realizzato da PwC Strategy& Italy emerge come il comparto dei droni e della mobilità aerea avanzata abbia raggiunto un valore di quasi 600 milioni di euro, segnando un incremento significativo rispetto all’anno precedente e consolidando una tendenza che gli stessi analisti avevano individuato, ma non con questa intensità. È una fotografia che riflette il modo in cui questo tipo di tecnologia si sta radicando non solo nelle applicazioni industriali, ma anche nei modelli di trasporto che riguardano direttamente le città italiane, con un’attenzione sempre più marcata alla capacità di integrare le rotte aeree con il tessuto urbano. Tra i dati che colpiscono di più c’è la stima per il 2030: un mercato che potrebbe arrivare a 1,46 miliardi di euro, una cifra che supera leggermente le previsioni fatte lo scorso anno e che segnala come il segmento stia vivendo un’accelerazione continua. L’elemento che viene indicato come motore principale di questa crescita è l’arrivo degli eVTOL, i velivoli elettrici a decollo verticale che dovrebbero entrare in servizio tra il 2026 e il 2027 lungo direttrici strategiche come Roma, Milano e Venezia, con collegamenti rapidi tra centro città e aeroporti, e una rete di “vertiporti” che inizia ad avere una struttura sempre più definita. Questa parte del mercato, quello del trasporto passeggeri, dovrebbe passare dai 37 milioni previsti per il 2025 a 366 milioni nel 2030, un incremento che di solito appartiene a settori già maturi ma che qui nasce prima ancora che il servizio sia operativo, segno che i player considerano la mobilità aerea urbana come una certezza. Intorno a tutto questo c’è poi un’attenzione crescente delle istituzioni, che vedono negli air taxi un modo per alleggerire traffico, aprire nuove connessioni e spingere su una mobilità che riduce emissioni e tempi di percorso, anche se resta complesso capire come verranno integrati con la regolazione dello spazio aereo delle metropoli.

Lo sviluppo del trasporto merci, la spinta della difesa e l’impatto delle tensioni geopolitiche
La seconda componente che emerge nei dati è la crescita molto rapida del trasporto merci con droni, un segmento che nel 2025 parte da 84 milioni di euro e che entro il 2030 dovrebbe arrivare a 284 milioni, sostenuto da iniziative nazionali e da un numero sempre maggiore di enti pubblici che iniziano a impiegare questi velivoli per attività come monitoraggio, consegne urgenti, logistica sanitaria e ispezioni di infrastrutture. È un settore che sta diventando estremamente strategico perché copre aree dove i trasporti tradizionali sono più costosi o più lenti, e dove i droni possono operare senza interferire con il traffico urbano. Nel rapporto viene sottolineato come molte amministrazioni locali stiano avviando sperimentazioni che qualche anno fa sarebbero sembrate marginali e che oggi sono considerate necessarie per modernizzare i servizi pubblici. Allo stesso tempo il comparto della difesa sta prendendo un ruolo sempre più grande, con una crescita che va dai 152 milioni del 2025 ai 349 milioni del 2030, un’espansione che viene collegata direttamente alle tensioni geopolitiche degli ultimi anni e alla necessità di rivedere i piani di investimento per la sicurezza nazionale. Gli analisti fanno notare che questo tipo di droni non ha soltanto impieghi militari, ma entra anche nelle attività di monitoraggio del territorio, sorveglianza delle aree critiche e gestione delle emergenze, creando un ponte tra l’ambito civile e quello operativo. In questo scenario si inserisce la Roma Drone Conference 2025, dove l’undicesima edizione mette insieme aziende, istituzioni, ricercatori e regolatori per provare a immaginare come verrà strutturato un mercato che non è più una nicchia ma uno dei futuri driver tecnologici. La combinazione di eVTOL, reti aeree urbane, droni per la logistica e sistemi di sicurezza rafforza l’idea che l’Italia si stia muovendo rapidamente, forse più rapidamente di quanto ci si aspettasse, verso un modello che nel 2030 sarà completamente diverso da quello attuale.
